Grande successo di pubblico per le tante iniziative dedicate all’imperatrice. Decine di persone in fila con più di un’ora di anticipo per la lectio magistralis.


TRIESTE: Un tuffo nell’Austria del passato, tra musica, parate, balli, carrozze, cavalli e stand, e un salto nella Francia della Belle époque, accompagnati da profumi, sapori e da un mulino in legno rosso e nero costruita in piazza della Borsa.
E poi ancora i grandi eventi sportivi, con il canoa polo nel canale di Ponterosso e centinaia di persone assiepate a riva, e le bevute in compagnia in Molo IV grazie alla prima edizione del Salone internazionale della birra artigianale Free House Brewery.

È una Trieste in festa, quella che ieri ha accolto cittadini e turisti, regalando loro vie e piazze affollate, soprattutto nel pomeriggio, e un ricco menù di appuntamenti. Molti dei quali dedicati ad un anniversario di tutto rispetto: i 300 anni della nascita di Maria Teresa d’Austria, vera e indiscussa protagonista del week end.

La prova più evidente dell’interesse suscitato dalla figura dell’imperatrice si è avuta nel pomeriggio con le code di persone davanti alla Stazione Marittima, che ha ospitato la “lectio magistralis” del giornalista e storico Paolo Mieli dedicata la “Ritratto di Maria Teresa”.

L’appuntamento, promosso nell'ambito delle iniziative organizzate in collaborazione fra Regione e Ince, con il patrocinio di Unesco e Comune, era in programma alle 17. Ma molte persone si sono messe in fila già alle 15.45, pur avendo il biglietto. E qualcuno ha tentato comunque di entrare, pur sapendo del tutto esaurito già registrato, sperando in qualche rinuncia. Sfortunatamente ha dovuto fare dietro front.

«Siamo in anticipo perché volevamo prendere posto con calma e perché siamo venute prima in città a curiosare tra le altre iniziative in programma - spiega un gruppo di signore diligentemente in fila poco prima delle 16 -.
Siamo molto contente del grande movimento innescato attorno alla figura di Maria Teresa. È stata una gran donna, rivoluzionaria, coraggiosa, forte. D'altra parte - scherzano - noi donne abbiamo una marcia in più».

In attesa di assistere alla lezione anche l'editore Carlo Giovanella, che recentemente ha pubblicato il libro «Maria Teresa. Semplice nel privato, determinata sul trono», presentato alcune settimane fa.
«Una donna che a trecento anni dalla nascita è molto apprezzata, credo per certi aspetti anche rivalutata - commenta - e che indubbiamente ha lasciato un segno indelebile a Trieste pur non essendo fisicamente presente. Nel tempo ci sono state, attraverso libri e considerazioni, diverse interpretazioni su di lei, sono curioso di sentire come la descriverà Mieli».

Tra chi è uscito di casa con grande anticipo per assistere alla “lectio”, anche mamma e figlia, Annamaria e Chiara Marchio. «Una conferenza sicuramente interessante per la città - dicono -. Maria Teresa è stata una persona illuminata, ha realizzato cose che mai nessuno prima aveva fatto.
Penso ad esempio all'ospedale. Ma siamo qui - aggiungono - anche perché ci piace Mieli, ha un modo di parlare molto chiaro, accessibile a tutti e speriamo che l'incontro favorisca la partecipazione della città alle iniziative culturali. Ci vorrebbero più spesso occasioni come questa, aperte al pubblico».

Visibilmente soddisfatta per il tutto esaurito e l'entusiasmo dimostrato dalla gente Sabrina Strolego, console onorario dell'Austria. «Mi aspettavo sicuramente una risposa così - sottolinea -. Non avevo dubbi, questa città deve molto a Maria Teresa, che è il simbolo di un periodo fiorente, ha realizzato opere fondamentali per questo territorio pur non essendo mai venuta qui.

È stata importante per l'economia, basti pensare che all'epoca è stata creata la prima borsa mercantile, ma ci tengo a ricordare l'attenzione nei confronti del sociale. Ha introdotto l'obbligo scolastico per bambini e bambine fino ai 12 anni, rivelandosi lungimirante in tal senso, per garantire un'istruzione ai più giovani.

In più, argomento di stringente attualità, è stata la prima a istituire l'obbligo dei vaccini, in quegli anni contro il vaiolo. È stata una donna che ha fatto tanto, una persona innovativa».

A esprimere un unico rammarico è una coppia di anziani. «Speravamo di vedere più giovani qui oggi - dicono - peccato non ce ne siano, si perdono un momento speciale per scoprire una parte della storia della nostra città che racchiude un fascino unico e che di sicuro andrebbe riscoperta».


Fonte: http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/...esa-1.15335514