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View Full Version : “Shoah con gas” o” Shoah con pallottole”: nessuna prova materiale o medico-legale!



microrobert
05-23-2014, 04:26 AM
“Shoah con gas” o” Shoah con pallottole”: nessuna prova materiale o medico-legale! (http://olodogma.com/wordpress/2014/05/22/0688-shoah-con-gas-o-shoah-con-pallottole-nessuna-prova-materiale-o-medico-legale/)



Il prof. Robert Faurisson…



http://olodogma.com/wordpress/wp-content/uploads/2014/05/Il-Professor-Robert-Faurisson-a-Vichy-Francia-Settembre-2000-687x1024.jpg (http://olodogma.com/wordpress/2014/05/22/0688-shoah-con-gas-o-shoah-con-pallottole-nessuna-prova-materiale-o-medico-legale/il-professor-robert-faurisson-a-vichy-francia-settembre-2000/)


“In una sentenza resa il 26 aprile1983 i magistrati francesi hanno riconosciuto il carattere scientifico delle mie ricerche e conclusioni su ciò che la storica Olga Wormser-Migot, nel1968, chiamava “il problema delle camere a gas“. Hanno concluso che tutti dovevano avere il diritto di dichiarare, come l’avevo fatto io, che quelle pretese armi di distruzione di massa non erano esistite nè avrebbero potuto esistere.

La sentenza della prima camera, sezione A, della Corte d’Appello di Parigi, presidiata da François Grégoire, è consultabile nell’Epilogo giudiziario dell’affare Faurisson, di Jessie Aitken, edizioni de La Vieille Taupe, 1983 (riedizione nel 1986, 32 pp.,7€, da ordinare sul sito http://www.akribeia.fr (http://www.akribeia.fr/)).

Sono stato io, il 19 marzo 1976 a scoprire, i piani [di costruzione] sino ad allora cosi accuratamente nascosti, dei crematori di Auschwitz e di Birkenau che presumibilmente avrebbero dovuto contenere camere a gas (omicide).

Questi piani hanno rivelato che quei crematori non hanno mai avuto camere a gas ma, a seconda dei casi, o un deposito in superficie (Leichenhalle), oppure dei depositi seminterrati per proteggere i cadaveri dal calore (Leichenkeller), o altri ambienti inoffensivi.

Avevo rapidamente, constatato che gli storici e i giudici che trattavano il “genocidio degli ebrei” e delle “camere a gas naziste” si accontentavano, su questi soggetti, di “testimonianze” o di “confessioni” e si esoneravano freddamente dalle prove materiali. In particolare, malgrado si trattasse, di crimini atroci e sistematici, innumerevoli e senza precedenti, nessuno aveva ricercato la prova medico-legale dell’esistenza e del funzionamento di una sola di quelle stupefacenti camere.

Eccezione fatta per la pretesa camera a gas dello Struthof (http://olodogma.com/wordpress/2013/06/28/0290-robert-faurisson-e-ora-di-finirla-con-gli-86-gasati-nella-camera-a-gas-di-natzweiler-struthof/), vicino Strasburgo, avvenuta in Francia a partire dal 1944. Nessuna fortuna per l’accusa! Il primo dicembre 1944, il professor René Fabre, decano della Facoltà di farmacia di parigi, incaricato della perizia, concludeva le sue ricerche tossicologiche con una doppia negazione:

non c’era nessuna traccia di HCN sia nella pretesa camera a gas dello Struthof, sia nei cadaveri degli ebrei, falsamenti gasati (e parzialmente conservati all’Ospedale civile di Strasburgo).

Fatto notevole: il rapporto della sua perizia, in una data indeterminata, scompariva dagli archivi della Gendarmeria e della Giustizia militare (Le Blanc, Indre), ma, fortunatamente nel 1982, scoprii personalmente un rapporto firmato da esperti medici Simonin, Fourcade e Piedelièvre che attestavano la doppia constatazione negativa del professor Fabre. Fatto non meno importante : malgrado la pubblicazione, da parte mia, all’inizio del 1980, di queste scoperte riguardanti la perizia del citato professore, gli storici si ostinavano a tacerla. A tal punto che per esempio, lo storico Robert Steegmann non ha nemmeno menzionato il nome di René Fabre nelle due opere di 875 pagine che ha consacrato allo Struthof nel 2005 e nel 2009 e dove presenta come accertati sia l’esistenza che il funzionamento di una camera a gas omicida in quello stesso campo. (http://robertfaurisson.blogspot.fr/2013/05/il-est-temp-den-finir-avec-la-chambre.html).

Sono stato il primo e , durante lunghissimi anni, il solo a contestare l’esistenza e il funzionamento della magica camera a gas nazista presentando prove fisiche, chimiche, archichetturali e topografiche che sono di uso abituale nelle ricerche criminali della polizia tecnica (con indagine in situ sull’arma del crimine) e della polizia scientifica (con analisi di laboratorio).

Mi sono lanciato su numerosi studi e consultazioni nel domini scientifici, nel Laboratorio centrale della Prefettura di Parigi, consultando esperti di gas, in Francia o all’estero, presso fabbricanti o utilizzatori di Zyklon B per disinfezione, presso specialisti di camere a gas di disinfezione o disinfestazione, di forni crematori ecc..

Mi sono particolarmente interessato alle camere a gas di esecuzione utilizzate fino agli ’90 nei penitenziari americani (funzionanti con HCN, che è l’elemento essenziale dello Zyklon B).

Mi ha sorpreso constatare che in Germania, in Austria e negli Stati Uniti, paesi in cui non mancano certo nè ingegneri, nè chimici, non ci si sia mai posti la domanda sulla fattibilità del gasaggio di milioni di uomini, di donne e bambini con il HCN cioè con un gas esplosivo, cosi pericoloso da manipolare che gli Americani avevano dovuto, per l’esecuzione di una sola persona, mettere a punto un locale completamente in acciaio, straordinariamente complicato, munito di una porta a volante come nei sottomarini, dotato di un macchinario sofisticato, soprattutto per la ventilazione del gas da evacuare e da neutralizzare, in mancanza del quale, dopo l’esecuzione, non si sarebbe potuto toccare un cadavere impregnato di HCN e farlo uscire dalla camera.

Negli Stati Uniti, per una sola esecuzione, tutto il penitenziario era sul piede di guerra. Poichè il gasaggio per l’esecuzione è oltremodo più pericoloso di quello per la disinfezione.

L’argomento della camera a gas americana si è rivelato di una tale efficacità che in un certo qual modo, il mio studio della vera camera a gas americana ha permesso di discreditare totalmente l’immaginaria camera a gas tedesca.

Detto questo, si resta perplessi davanti al livello di credulità, a questo proposito, degli uomini sia del XX secolo e dell’inizio del XXI secolo. In questi “secoli di scienza” si è arrivati ad abbindolare miliardi di persone e a convincerle di ciò per anni, i Tedeschi hanno utilizzato un’arma di distruzione di massa che non è mai stata mostrata se non in forme vaghe o fantasmagoriche. Ancora oggi, a Auschwitz si fa visitare ai turisti un locale battezzato “camera a gas” mentre, come ha finalmente ammesso lo storico Eric Conan nel 1955, “Tutto è falso” (“Le falsificazioni di Auschwitz secondo un dossier di L’Express“; “Note sulla rivista L’Histoire, dicembre 1999“, “La “Camera a gas”di Auschwitz“.



http://olodogma.com/wordpress/wp-content/uploads/2014/05/desbois_patrickfotografia1fosse_comuniebreiucraina-189x300.jpg (http://olodogma.com/wordpress/2014/05/11/patrick-desbois-e-le-fosse-comuni-in-ucraina-di-carlo-mattogno/desbois_patrickfotografia1fosse_comuniebreiucraina/)



Ma Padre Patrick Desbois non ha fatto lo stesso con la sua “Shoah da pallottole“? Afferma di aver scoperto (http://olodogma.com/wordpress/2014/05/15/0681-patrick-desbois-e-le-fosse-comuni-in-ucraina-piu-morti-piu-fondidi-carlo-mattogno/) in Ucraina siti di 850 carnai contenenti un milione e mezzo di cadaveri ebrei. Mostra le supposte aree di alcuni carnai ma nessun cadavere, se non in un cimitero ebreo. Ci spiega che un rabbino, da lui interpellato a Londra, gli ha assicurato che le vittime della Shoah sono sante e che quindi, nessuno ha il diritto disturbare il loro riposo con degli scavi.

E il gioco è fatto.
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http://olodogma.com/wordpress/wp-content/uploads/2014/05/rabbini-inglesi-e-americani-sistemano-in-una-fossa-i-resti-RIESUMATI-e-TRASPORTATI-di-ebrei-vittime-della-hoah.PopricaniRomania-Aprile-2011-300x191.jpg (http://olodogma.com/wordpress/2014/05/15/0681-patrick-desbois-e-le-fosse-comuni-in-ucraina-piu-morti-piu-fondidi-carlo-mattogno/rabbini-inglesi-e-americani-sistemano-in-una-fossa-i-resti-riesumati-e-trasportati-di-ebrei-vittime-della-hoah-popricaniromania-aprile-2011-2/)


La prva del falso! I rabbini sistemano i resti nella nuova fossa. Popricani, Romania-Aprile-2011


E’ sufficiente avere la fede olocaustica e credere, come nel Museo dell’Olocausto di Washington, nell’iscrizione che, nel mezzo della sua esposizione permanente, sovrasta la fotografia di un impressionante ammasso di “scarpe dei gasati” (sic), di scarpe parlanti che ci dicono in coro : “Siamo gli ultimi testimoni”. Tutte le autorità politiche, religiose, universitarie hanno all’inizio osannato Padre Desbois. Con la sua “Shoah con pallottole” (e la sua “Shoah da soffocamento” piumini o cuscini) non aveva trovato un sostituto a una” Shoah con gas” che mostrava gravi segni di affanno? Sfortunatamente per il taumaturgo, il discredito comincia a colpire anche lui, e la sua stella sbiadisce (“Querelle intorno a Padre Desbois” Le Monde 19/06/09).

La scienza non è altro che una lunga serie di errori rettificati. Nella sua essenza è revisionista. Invece di punirlo come un malfattore, l’apparato giuridico, dovrebbe proteggere il ricercatore innamorato dell’esattezza. Quel ricercatore, che lo voglia o no, è un benefattore dell’umanità.


0688 ? ?Shoah con gas? o? Shoah con pallottole?: nessuna prova materiale o medico-legale! | "Olodogma" (http://olodogma.com/wordpress/2014/05/22/0688-shoah-con-gas-o-shoah-con-pallottole-nessuna-prova-materiale-o-medico-legale/)