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View Full Version : Shamisen (in Italian)



The Lawspeaker
06-20-2014, 12:21 PM
Shamisen (http://bonsaistyle.net/2014/06/18/shamisen/)





http://bonsaistyle.files.wordpress.com/2014/06/shamisen.jpg?w=940&h=400&crop=1 (http://bonsaistyle.files.wordpress.com/2014/06/shamisen.jpg)



Shamisen - photo © WEB


Giunti già al quarto appuntamento di questa rubrica, volevo scoprire con Voi un altro simbolo della tradizione giapponese, e per farlo mi affiderò ad un altro ottimo video selezionato da Enrico Graziano. Questa volta parliamo dello Shamisen. Lo Shamisen (三 味線) è uno strumento musicale a tre corde, della famiglia dei liuti, utilizzato per l’accompagnamento durante le rappresentazioni del teatro Kabuki e Bunraku.

Il progenitore dello shamisen era il sangen (o san xian in cinese) e proveniva dall’Asia centrale. Venne introdotto in Giappone dalla Cina probabilmente nel periodo Muromachi (tra il XV ed il XVI secolo d.C.). Sebbene non vi siano notizie definitive si ritiene che lo sangen arrivò prima presso le isole Ryukyu (nella attuale prefettura di Okinawa) nella fine del XIV secolo ed acquistò una certa popolarità allorché venne impiegato come accompagnamento dei brani vocali locali, popolari e di corte.Successivamente si ritiene che esso arrivò presso il porto Sakai di Osaka tra il 1558 ed il 1569. Da lì lo strumento si diffuse nel resto del Giappone ove venne denominato jabisen (蛇皮線) che significa “strumento a corde in pelle di serpente”. Si pensa che i primi ad impiegare lo sangen furono i biwa hoshi, ovveri musicisti ciechi che cantavano brani vocali accompagnati dal biwa, e che furono essi ad introdurre le successive modifiche allo strumento ed anche la consuetudine di suonarlo per mezzo di un plettro (bachi, 撥). Le altre modifiche che vennero apportate allo strumento consistettero nell’aumento della grandezza della cassa di risonanza e nel cambiamento della forma di quest’ultima, che divenne quadrata, e nell’uso di pelle di gatto o di cane. Anche la forma del manico venne modificata.

La diffusione dello shamisen in Giappone fu tale da farlo diventare uno degli strumenti più rappresentativi ed importanti di tutta la musica tradizionale giapponese e venne utilizzato in molti generi musicali tra cui si ricordano: lo jiuta, il joruri ed il nagauta.

Col tempo allo strumento vennero affiancate differenti modifiche a seconda del genere musicale per cui esso veniva impiegato. Fu così che si sviluppò:

il futozao (cioè, a manico grosso) che viene usato nel gidayubushi e nel sekkyobushi,
il chuzao (a manico medio), usato nello juta, nel tokiwazubushi, nel tomimotobushi, nel kiyomotobushi e nel shinnaibushi,
lo hosozao (a manico sottile), usato nel nagauta, nel sokyoyu, nell’hauta, nel kouta e nel katobushi.

Successivamente si aggiunsero altre modifiche nel gruppo degli hosozao e dei chuzao.



http://bonsaistyle.files.wordpress.com/2014/06/shamisen_1.jpg?w=466&h=312 (http://bonsaistyle.net/2014/06/18/shamisen/shamisen_1/)


http://bonsaistyle.files.wordpress.com/2014/06/shamisen_2.jpg?w=466&h=312 (http://bonsaistyle.net/2014/06/18/shamisen/style-portrait-bw/)



Lo shamisen è uno strumento ad intonazione relativa, ovvero l’altezza delle note cambia a seconda delle preferenze ed esistono anche differenti modi di accordarlo. I tipi di accordatura più utilizzati sono:


honchoshi in cui tra le prime due corde vi è un intervallo di quarta giusta e tra la seconda e la terza corda un intervallo di quinta giusta,
niagari in cui vi è un quinta giusta tra le prime due corde ed una quarta tra la seconda e la terza,
sansagari in cui vi è una quarta giusta tra tutte e tre le corde.


Sebbene di per se lo shamisen sia un cordofono, in alcuni generi (come il nagauta) il bachi viene sbattuto su un rinforzo semicircolare della cassa armonica (chiamato bachigawa) e nel gidayubushiviene, invece, colpita la pelle della cassa funzionando, così, anche da strumento a percussione.

Buona visione, anzi… buon ascolto.


http://vimeo.com/29134207


https://www.youtube.com/watch?v=_k0wyAIkPhM