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View Full Version : I file segreti dell’ambasciata Usa: “Renzi finisca il lavoro di Monti e Letta”



Volscian
09-04-2014, 03:30 PM
http://www.ilvelino.it/it/article/2014/09/03/orenove4-i-file-segreti-dellambasciata-usa-renzi-finisca-il-lavoro-di-monti-e-letta/0cff2574-d9d1-4a74-a7c5-16fc51d65654/


Purtroppo, il recente focus sull’austerity ha sottratto spazio alle riforme che potrebbero portare la crescita, e in realtà ha soppresso i consumi interni, aggravando perciò la recessione’. È preoccupato, l’ambasciatore americano in Italia John Phillips, quando scrive questo giudizio al presidente Obama, e non lascia molti dubbi su quale sia la posizione degli Stati Uniti riguardo le politiche economiche europee


L’Italia sta cercando di voltare l’angolo, ma non ha ancora trovato la strada (…). Il ragionamento di Phillips è chiaro: l’Italia avrebbe grandi potenzialità, ma non riesce a sfruttarle. Quindi spiega perché, e cosa si potrebbe fare per cambiare tendenza: ‘L’aumento delle tasse e la significativa riforma delle pensioni attuati dai governi precedenti hanno aiutato a mettere in ordine le finanze pubbliche italiane, risollevato la credibilità internazionale del Paese, e soddisfatto l’impegno con l’Europa a portare il bilancio in pareggio nel 2013


Il nuovo gabinetto - commenta Phillips - dovrebbe rimanere attento all’obbligo dell’Italia di ridurre il peso del suo debito ogni anno, a partire dal 2015, e potrebbe continuare la ricerca di nuove risorse praticata dagli esecutivi precedenti, attraverso un possibile nuovo round di privatizzazioni, un’ampia revisione della spesa pubblica, e altre fonti’. Detto questo, però, il problema adesso sarebbe soprattutto favorire la ripresa: ‘Purtroppo, il recente focus sull’austerity ha sottratto spazio alle riforme che potrebbero portare la crescita, e in realtà ha soppresso i consumi interni, aggravando perciò la recessione.


Questa mancanza di riforme, combinata con le tasse, e i costi dell’energia che sono fra i più alti in Europa, frenano gli investitori, che non sono disposti a correre così tanti rischi. Di conseguenza, il potenziale livello di crescita dell’Italia rimane piatto nel lungo termine