Results 1 to 2 of 2

Thread: 4 novembre 1918, finisce la Grande Guerra italiana

  1. #1
    Legio I Minervia – Slayer of barbarians
    Apricity Funding Member
    "Friend of Apricity"

    MinervaItalica's Avatar
    Join Date
    Aug 2016
    Last Online
    @
    Location
    Parma
    Meta-Ethnicity
    Italic
    Ethnicity
    Italian (100%)
    Ancestry
    Etruscans and Latins
    Country
    Italy
    Region
    Emilia Romagna
    Politics
    Nat.Conservatism, Chauvinism, Irredentism, Militarism, Imperialism, Mediterraneanism, Germanophobe.
    Hero
    Innocenzo III, Matilde di Canossa, Guido da Landriano, Machiavelli, Ettore Tolomei and others...
    Religion
    Roman Catholic
    Gender
    Posts
    7,428
    Thumbs Up
    Received: 4,382
    Given: 1,890

    0 Not allowed!

    Default 4 novembre 1918, finisce la Grande Guerra italiana

    3 novembre 2018


    Il 3 novembre 1918 il governo italiano firmò a Villa Giusti presso Padova l’armistizio con l’impero austro-ungarico. Il 4 novembre fu dato l’annuncio della fine della guerra provocando in tutta l’Italia manifestazioni di entusiasmo e di gioia che durarono anche nei giorni successivi. L’ 11 novembre la Germania si arrendeva senza condizioni determinando la fine del più lungo conflitto fino a quel momento combattuto.

    Era iniziato con l’attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914 coinvolgendo in quattro anni di guerra venti nazioni di tutti i continenti. Per cinquantadue mesi le nazioni più progredite del mondo si fronteggiarono in una guerra senza esclusione di colpi. Per cinquantadue mesi milioni di uomini si massacrarono utilizzando quanto di meglio la scienza e la tecnologia militare avevano realizzato negli ultimi anni.

    Quanti morirono? La mobilitazione di uomini e risorse fu senza precedenti rispetto alle guerre ottocentesche: su un totale di 66 milioni di uomini mobilitati, 9 milioni e mezzo furono i morti tra i soldati, più un altri milioni tra i civili.

    Oltre ai morti dobbiamo considerare anche i mutilati, non meno di 6 milioni. Feriti, dispersi e prigionieri fanno ascendere ancora di parecchi milioni il numero delle perdite: circa 30 milioni.

    Una generazione perduta, un’intera generazione mandata al massacro!

    Si calcola che nella maggior parte dei paesi belligeranti ogni famiglia abbia perso almeno un congiunto o un amico.

    Perché questa immane tragedia? Lo sviluppo tecnologico, soprattutto fra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, aveva cambiato radicalmente il modo di combattere la guerra.

    Rispetto alle battaglie napoleoniche di un secolo prima tutto era mutato: erano comparse le mitragliatrici capaci di sparare fino a 600 colpi al minuto, erano nati i cannoni a tiro rapido e a lunga gittata, i gas asfissianti, gli aerei per mitragliare e bombardare, i primi carri armati. La cavalleria era scomparsa di fronte alla terribile potenza di fuoco della mitragliatrice.

    Sono tutti elementi nuovi che dovevano imporre un radicale mutamento di tattiche e strategie militari da parte dei capi di Stato Maggiore. In realtà invece i comandanti dei vari eserciti erano totalmente impreparati di fronte alla comparsa delle nuove armi, soprattutto la mitragliatrice.

    Per esempio il “generalissimo” Luigi Cadorna, comandante in capo dell’esercito italiano, era un convinto teorico dell’assalto frontale e di massa alle postazioni nemiche. Lungo l’Isonzo, nell’altopiano della Bainsizza, nel Carso, in Trentino centinaia di migliaia di italiani vennero mandati al massacro per conquistare, quando andava bene, pochi palmi di terreno oppure la cima di una montagna devastata dalle bombe.

    In tre anni e mezzo di guerra morirono 650.000 italiani e un milione e mezzo furono i feriti e i mutilati, questo è il terribile bilancio della Grande guerra italiana.

    La Prima guerra mondiale non risolse nessuna delle contraddizioni e degli squilibri tra le nazioni europee che erano alla base dello scatenamento del conflitto nell’agosto del ’14.

    Non risolse il problema tedesco, non dette alla Francia quel ruolo europeo a cui ambiva dai tempi di Napoleone, segnò il declino dell’impero inglese; contemporaneamente la guerra provocò la rivoluzione comunista in Russia, fece crollare l’impero austro-ungarico, simbolo della possibile convivenza di etnie differenti, rinfocolò il nazionalismo e le rivendicazioni nazionali nell’Europa dell’est.

    La Grande guerra vide, prima ancora dello stermino ebraico, il primo genocidio del Novecento: il massacro di un milione di armeni ad opera dei turchi. Anche il gas di Auschwitz ha il precedente dei gas sui campi di battaglia del Primo conflitto.

    In sostanza non è sbagliato affermare che la Grande guerra acuì in forma drammatica i problemi dell’Europa che erano all’origine del conflitto.

    Per esempio l’affermarsi del fascismo in Italia non potrebbe essere compreso che nell’ambito della crisi dello Stato liberale di cui la guerra mostra tutta la debolezza. Nel contempo la presa del potere del nazismo in Germania è causata anche dalle inique condizioni della pace di Versailles imposta ai tedeschi.

    Come ricordare la Grande guerra? Nelle scuole il 4 Novembre di ogni anno dovrebbe diventare un giorno di meditazione, di riflessione e di studio per imparare a conoscere una delle peggiori tragedie che l’umanità ha vissuto.

    Coloro che invece non sono più studenti potrebbero far propria questa riflessione di un grande storico del Primo conflitto, A.J.P. Taylor:

    “Quella guerra fu anche la nostra; forse, se riusciremo a comprenderla meglio, potremo sperare di divenire ciò che gli uomini di allora non riuscirono ad essere, cioè arbitri del loro destino”.

    Fonte: http://www.legnanonews.com/news/cron...uerra_italiana

  2. #2
    Parcere subiectis, debellare superbos. gıulıoımpa's Avatar
    Join Date
    Apr 2018
    Last Online
    10-02-2023 @ 09:47 PM
    Location
    Lazio
    Meta-Ethnicity
    Italic
    Ethnicity
    Italian(50% Campania-25% Piedmont 25% Ciociaria/m.lepini), plot slightly West of Abruzzo (x534 y390)
    Ancestry
    3/4 Southern Italy+ 1/4 Northwestern Italy
    Country
    Italy
    Region
    Lazio
    Y-DNA
    J-L26 -(J2a1 ------> J-PF5197)
    mtDNA
    H5'36
    Taxonomy
    Med(Berid-like)+Dinaric .Skull shape similar to:Sutz eneolithic skull
    Politics
    Pragmatism should prevail. I pick the better fruits from left and right. Issues must be faced.
    Hero
    Every intellectually honest person. I'll be precise with people who act precisely.
    Religion
    Agnostic. I appreciate some aspects of religion(s) .I despise others and who feels entitled by them
    Relationship Status
    Engaged
    Age
    28
    Gender
    Posts
    4,302
    Thumbs Up
    Received: 3,376
    Given: 3,153

    0 Not allowed!

    Default

    Che odissea.

    Ce la siamo sudata per davvero la vittoria

    Inviato dal mio SM-G389F utilizzando Tapatalk



    --------------------------------------------------------------------------------------------------

    --------------------------------------------------------------------------------------------------

    --------------------------------------------------------------------------------


Thread Information

Users Browsing this Thread

There are currently 1 users browsing this thread. (0 members and 1 guests)

Similar Threads

  1. Replies: 0
    Last Post: 10-20-2018, 03:55 AM
  2. Replies: 11
    Last Post: 09-10-2017, 04:39 AM
  3. Replies: 0
    Last Post: 10-14-2016, 07:57 AM
  4. Eleccions al Parlament, 28 de novembre
    By Comte Arnau in forum España
    Replies: 79
    Last Post: 11-26-2010, 03:26 PM

Tags for this Thread

Bookmarks

Posting Permissions

  • You may not post new threads
  • You may not post replies
  • You may not post attachments
  • You may not edit your posts
  •