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Qui.. Siamo al che cosa si pensa di.. In questo caso della Lombardia
A Milano gli affari si combinano con un colpo di telefono, a Palermo anche con un colpo di lupara. (Enzo Biagi)
A parte qualche anziano tassista, chi lo parla più il dialetto, a Milano? (Guido Rossi)
C'è della gente che parla male della nebbia di Milano. Io non conosco quella degli altri paesi, ma questa di Milano è una gran nebbia, simpatica, affettuosa, cordiale. Ti fascia tutto come una carezza. (Catene invisibili)
È diventata sempre più tecnologica e avanzata e la tradizione si è persa. I cambiamenti politici e sociali hanno portato alla perdita della nostra cultura. Mi ricordo le vecchiette di un tempo, sui pianerottoli, che durante il giorno parlavano tra di loro in dialetto. Ora non è più così. (Nanni Svampa)
È una città che, quando la pioggia la lava, si sporca. (Giuseppe Genna)
Gli anni cinquanta sono quelli della ricostruzione e dell'espansione. Io ricordo il centro di Milano, piazza San Babila, piazza Missori, che venivano sventrate e rifatte, si raddrizzavano strade, si cancellavano piazze, magari anche chiese, per metterci il vetro, il cemento, il marmo, l'alluminio. [...] L'architettura minore, quella che da il tono a una città, rendendola diversa, unica, veniva sostituita da quell'edilizia anonima, brutta, uniforme, che più di tutti ha sfigurato Milano. (Antonio Cederna)
I milanesi sono produttivi, con una profonda visione etica del lavoro, un forte senso della giustizia sociale, della trasmissione del benessere alle generazioni future e con un rispetto totale della civiltà, dei diritti, della tolleranza e della solidarietà. (Umberto Veronesi)
La bonomia milanese è celebre quanto l'avarizia genovese. (Stendhal)
La cosa che mi ha colpito di più di Milano fin dalla prima volta, quella che per me rappresenta un po' l'immagine di Milano, è la nebbia. Per me Milano è la città della nebbia perché in autunno ho visto questa nebbia incredibilmente fitta, un tipo di nebbia che in Giappone non avevo mai visto, e l'ho trovata splendida, bellissima. (Banana Yoshimoto)
Lascia pure che il mondo parli, | ma Milano è una gran Milano | Porta Cicca [Ticinese] e la Bovisa | che dintorni proprio sani | e la nebbia che bellezza, | la va giù per i polmoni.
Lassa pur ch'el mond el disa, | ma Milan l'è un gran Milan | Pòrta Cicca e la Bovisa | che d'intorni pròpi san | e la nebbia che bellezza, | la va giò per i polmon. (Giovanni D'Anzi)
Milano da bere, Milano da pere, amori interinali, poliziotti di quartiere. (Le luci della centrale elettrica)
Milano è un enorme conglomerato di eremiti. (Eugenio Montale)
Milano ha delle zone belle, è bella con la nebbia, è un po' una donna con la veletta. (Ornella Vanoni)
Milano non piace quasi a nessuno di quelli che ci vivono. Non amano il ritmo che li spinge sempre di corsa. Hanno problemi di stomaco per i panini alla piastra e i piattini di verdura. Non sopportano la puzza di piscio dei sottopassaggi, l'odore del vomito dei tossici, il lastricato di preservativi nelle viuzze, la moquette di cacche di cane. Sognano il verde e trovano solo qualche albero morente e i parchi strapieni di polizia pronta a dirti che non sta bene sedersi sulla poca erba a farti i cavoli tuoi. Sono disorientati dalla mancanza di punti di ritrovo, dalle poche piazze senza panchine, dagli stili architettonici accrocchiati, dalle case a forma di cubo, di ananas, di pigna, di finto rococò e finto gotico. Non capiscono che Milano non è una città, ma un grumo di lava che ha subito tutte le Furie. Che è sterile, come il deserto, e per starci bisogna essere attrezzati. Che non è adatta ai dilettanti. Per questo la amo. (Sandrone Dazieri)
Milano. Vivo in una città occupata da gente occupatissima. Camminano tutti svelti, guardano le donne solo dopo le nove di sera. Questa città si sveglia ogni giorno un minuto prima. Sta già vivendo il gennaio del 1965. Qui gli uomini di affari ti dicono le cose delicate in automobile, su quattro ruote che girano a cento all'ora, coi paracarri che passano veloci. I paracarri non hanno orecchi. In questa città la gente viene a sapere che è primavera dai manifesti: "È primavera, cambiate l'olio al motore." È l'unica città in cui ho sentito tossire gli uccellini. (Marcello Marchesi)
Tutto il mondo è paese | e siamo d'accordo | ma Milano è una gran Milano [cioè, unica].
Tutt el mond a l'è paes | e semm d'accord | ma Milan l'è on gran Milan. (dalla canzone popolare La Madunina)
Una volta girovagavo nei desolati quartieri periferici e vagabondavo lungo i terrapieni delle ferrovie, affascinato dal pittoresco romantico di Porta Ticinese, dei canali. Adesso c'è la metropoli dei grattacieli, la city un po' avveniristica, un po' provinciale: un misto tra il risotto e l'acciaio, che mi diverte. (Alberto Lattuada)
Genova sta a Milano come grossomodo l'Italia sta alla Germania. Le popolazioni infreddolite hanno sempre fatto di tutto per venire a pisciare nei nostri mari le loro nebbie invernali. (Fabrizio De Andrè)
Abitando a Milano ero abituato al cambiamento senza dover emigrare altrove (Maurizio Nichetti)
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