3 gennaio 2020


È risultato positivo ai test su alcol e droga il marocchino che ieri sera, in provincia dell’Aquila, ha causato l’incidente in cui ha perso la vita una ragazza di 23 anni, Sara Sforza. Dramma nel dramma, fra i primi a soccorrere la giovane c’era lo zio, vigile del fuoco in servizio proprio quella sera.

Il marocchino doveva essere espulso, ma…
La giovane al momento dello scontro, che ha visto coinvolte tre auto, si trovava su una Renault Twingo con il suo fidanzato, rimasto ferito, lungo la strada Tiburtina Valeria a Cerchio, nei pressi del centro commerciale “Le Ginestre”. Alla guida dell’auto che li ha travolti, un’Alfa 159, un marocchino di 25 anni. L’uomo era già stato raggiunto da un provvedimento di espulsione, che però era stato impugnato in Cassazione dal suo legale. Un espediente, quello del ricorso, usato abitualmente dagli stranieri per rimanere in Italia, anche quando le autorità ne hanno decretato l’allontanamento.

Un sorpasso vietato alla base dell’incidente mortale
Secondo una prima ricostruzione, il venticinquenne avrebbe provocato l’incidente effettuando un sorpasso, che in quel tratto di strada vietato. Al momento il marocchino, che è stato ricoverato con una prognosi di 30 giorni e non sarebbe stato ancora arrestato, è indagato per omicidio stradale. A eseguire i rilievi i carabinieri di Cerchio e del Nucleo Radiomobile di Avezzano.

Fonte: https://www.secoloditalia.it/2020/01...fatto-ricorso/